L’arioso, esteso parco secolare che circonda la Villa, abbraccia un’ampia visuale e segue in bella disposizione la dolce morfologia collinare, tipica di questo paesaggio lombardo. Lo sguardo si spinge nel verde degradante, su morbidi boschetti di Thuie, di Cedri cerulei, di Magnolie, di Querce e Faggi, spaziando, con veduta a cannocchiale, fino al Resegone e alle Grigne.
I viali e i percorsi interni che si snodano nella proprietà per due chilometri, perfettamente curati, permettono rigeneranti passeggiate. Il parco offre piacevoli, ottocenteschi spazi d’ombra con piccole sedute e tavolini in pietra, disposti per concedere ristoro allo spirito e alla mente.
Il giardino paesaggistico
Il camminamento porta alla serra, dove un tempo si producevano tutti i fiori per il giardino (aiuole di essenze profumate, bordure di varie specie e colori) e per i vasi che abbellivano i saloni della villa.
Rimane ancora visibile l’antica casa colonica con l’annessa scuderia per i cavalli e i pony, compagni di cavalcate dei bimbi della famiglia proprietaria.
Poco distante c’era un pollaio, curato dagli stessi contadini che coltivavano l’orto.
Le piante più pregevoli e ricercate sono i secolari faggi rossi, penduli, a foglie lanceolate e la Sophora japonica.
E poi tutte le altre piante, meno rare forse, ma centenarie, come l’Olea fragrans, la Ginkgo biloba, la Magnolia nudiflora, la Thuia, i Cedri del Libano, i Tigli, le Querce, le Sequoie e i Pini silvestri.
Nulla nel parco è stato lasciato al caso.
E’ come un quadro, dove tutto sembra pennellato in armonia con il senso di pace e di grande serenità che qui si respira.